Venerdì 26 Ottobre 2018, si è svolto il Convegno, organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Catania, con il patrocinio dell’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana e dell’Assessorato Attività Produttive del Comune di Catania, sul tema “LA SICILIA PONTE SUL MEDITERRANEO TRA EUROPA E STATI ARABI, UN MODELLO DI SVILUPPO POSSIBILE”, questione estremamente attuale quanto ignorata.
Un parterre decisamente qualificato ha trattato il tema sotto gli aspetti tecnici ed operativi, alla ricerca di un modello di sviluppo possibile, volto al consolidamento dei rapporti economici e di business tra la Sicilia e il mondo arabo.
Le affinità tra la Sicilia ed il mondo arabo, che trovano le loro radici nella storia della nostra regione, sono alla base dei grandi interessi arabi. Le vie del turismo coinvolgono sempre più la nostra regione come una delle mete preferite. In volo diretto e giornaliero Catania Dubai, è la riprova di questo interesse.
Così come il mondo arabo è interessato alla Sicilia allo stesso modo la Sicilia può trovare grandi opportunità sia in termini di sbocchi di mercato sia in termini di joint ventures.
Durante il convegno si è discusso proprio di questo, delle grandi opportunità che il mercato arabo può offrire sia in termini di mercato destinazione dei prodotti siciliani che in termini di riferimento per la nostra offerta turistico-commerciale.
Per affrontare però relazioni con culture radicalmente diverse da quelle cattoliche, è stato ribadito da tutti gli oratori, occorre che la ns. offerta sia culturalmente adeguata ad affrontare culture musulmane ed islamiche. Ciò significa adeguare i propri atteggiamenti, organizzare spazi idonei (stanze con tappeti dedicate alla preghiera), offrire pasti a cucina musulmana (con idonea certificazione Halal), e quanto necessario per rendere la permanenza sul ns. territorio, consona alle loro usanze e cultura.
Dall’intervento in collegamento con Dubai, è emerso che la preparazione dell’Expo Dubai 2020, può rappresentare una opportunità di grande interesse per le imprese italiane. I numeri che si sono citati, nel rappresentare il volano expo 2020 sono impressionanti:
-
25 milioni di visitatori attesi (70% internazionali);
-
100 miliardi di dollari di investimenti stranieri diretti;
-
300 mila nuovi posti di lavoro;
-
8 miliardi di investimenti solo sulla zona dedicata a EXPO;
-
43 miliardi di investimenti in infrastrutture già generati (strade, metropolitana, sedi aeroportuali);
-
45 mila nuove unità abitative;
-
4 nuovi centri commerciali per un valore di 4 miliardi di dollari;
-
si stima una crescita del valore del sistema salute di 19 miliardi nel 2020;
Dal convegno emergono poi strumenti di business operativi, per favorire le imprese italiane in questo business:
– La Camera di Cooperazione italo-araba, che offre dal 1972, la promozione della cooperazione economica e delle relazioni commerciali dell’Italia con i 22 paesi della Lega degli stati arabi:
Algeria, Arabia Saudita, Bahrein, Comore, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Gibuti, Giordania, Iraq, Kuwait, Libano, Libia, Marocco, Mauritania, Oman, Palestina, Qatar, Siria, Somalia, Sudan, Tunisia, Yemen. Favorisce l’internazionalizzazione delle imprese, offrendo un quadro di conoscenze e informazioni oltre a specifici supporti tecnici e operativi, destinati alle imprese sia italiane che arabe.
– SIMEST, società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti che dal 1991 sostiene la crescita delle imprese italiane attraverso l’internazionalizzazione della loro attività. Controllata al 76% dalla SACE e partecipata da primarie banche italiane e associazioni imprenditoriali. Offre all’impresa che vuole internazionalizzarsi, un servizio a 360°, affiancandola per tutto il percorso di sviluppo internazionale: dalla prima valutazione di apertura ad un nuovo mercato fino all’espansione attraverso investimenti diretti. Offre finanziamenti diretti, servizi di supporto all’export, partecipazione al capitale, attività sui fondi UE.
– WHAD WORLD HALAL DEVELOPMENT (HALAL ROMA), centro di certificazione specializzato nell’auditing halal di aziende alimentari, zootecniche, cosmetiche e farmaceutiche. Organizzato in cinque dipartimenti (tecnico, religioso, scientifico, accademico e legale). E’ attiva in 22 Paesi del mondo, tra cui Iran, Turchia, Pakistan, Azerbaijan, Tunisia, Marocco. Algeria, Egitto, Libia e altro. Ha avviato il programma ITALIA BAYTI MUSLIM FRIENDLY HOSPITALITY, per la formazione, accreditamento rating e promozione delle strutture turistiche italiane interessate ad entrare nel circuito del turismo islamico o muslim friendly.
– Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, in rappresentanza di una categoria di professionisti specializzati nella gestione delle problematiche aziendali e fiscali, supporto fondamentale per l’internazionalizzazione delle imprese, che forte della propria cultura d’impresa rappresenta un supporto indispensabile per intraprendere verso nuovi mercati.
Questi ed altri strumenti sono già a disposizione delle imprese che intendono intraprendere verso il mercato arabo.
Un mercato, dove le imprese italiane possono inserirsi per realizzare business di grande rilievo.
In questo senso, la Sicilia, caratterizzata dal settore agroalimentare e dal turismo, potrebbe offrire, oltre alle sue storiche potenzialità economiche, un insieme di servizi logistici per lo sviluppo di questi rapporti commerciali, assett fondamentali per rappresentare il vero ponte sul mediterraneo.
Ma siamo pronti a questa grande sfida?
Una osservazione critica, di particolare attenzione, emerge dal dibattito a margine del convegno.
Profondamente sbagliato sarebbe, affrontare la problematica attraverso iniziative spontanee e scollegate e soprattutto senza dare una continuità di intervento.
A questa osservazione, mi permetto di aggiungere una breve riflessione.
Dato per scontato tutto quanto discusso nel convegno, ci troviamo di fronte ad una grande opportunità in termini economici, alla presenza di diversi strumenti volti a facilitare l’intraprendenza privata, ma manca una guida per un intervento adeguato, per un intervento di sistema.
Infatti non è possibile affrontare un mercato così ampio sia “in” che “out” senza un intervento di sistema.
Per un intervento di sistema occorre una guida. La guida non può essere altro che la Regione Siciliana, attraverso i suoi assessorati competenti, capaci di coinvolgere e coordinare una politica economica in funzione di questi obiettivi.
Al convegno è intervenuta Daniela Lo Cascio funzionaria regionale per l’Assessorato Turismo Regione Sicilia che, a nome dell’assessore, ha dichiarato il grande interesse per le argomentazioni dibattute ed il disagio per la circostanza dell’impedimento alla presenza dell’assessore.
Ora se questo è vero, non può restare una dichiarazione, ma deve diventare una vera presa di posizione politico-economica, in grado di coinvolgere tutti gli assessorati regionali competenti, capace di generare linee guida per un vero intervento di sistema e continuativo, in un confronto aperto a tutti gli stakeholder di riferimento.
Al convegno sono intervenuti per l’ODCEC Catania, Giorgio Sangiorgio – Presidente ODCEC, Marcello Murabito – Consigliere, Nicola Platania – Commercialista. Quali invitati, Mario Mancini – Presidente Camera Cooperazione Italo-Araba, Carlo De Simone – Responsabile relazioni esterne SIMEST, Maria Cristina Zuddas – WHAD World Halal Development – Ente Italiano Certificazione Halal, Salvatore Scalisi – Direttore Generale Ente Bilaterale Turismo Regione Siciliana, Angelo Di Martino – Vice Presidente Vicario Confindustria Catania, Francesco D’Amico delegato SAC Aeroporto Catania, Nicoletta Danieli – Referente per gli EAU della Camera di Cooperazione Italo-Araba in Videoconferenza da Dubai.
Nella speranza che queste opportunità vengano prese in considerazione prima da un punto di vista politico-economico da parte della Regione Siciliana, poi dal mondo imprenditoriale siciliano, seguiremo con attenzione questo grande tema.
Dott. Mirco Arcangeli – Commercialista in Catania